Le disfunzioni dell’atm possono presentarsi con alcuni sintomi: “click” nel movimento delle arcate; difficoltà ad aprire la bocca o nel riuscire a chiuderla; mal di testa e dolori muscolari e difficoltà a trovare la posizione di chiusura dei denti.
Ed ecco allora che una visita gnatologica può aiutare.
Dopo una prima visita di valutazione generale, per approfondimento possono essere necessarie una cone-beam ed una risonanza magnetica a bocca aperta e bocca chiusa.
In più può essere utile eseguire un esame kinesiografico della funzione mandibolare ed articolare.
Attraverso uno strumento simile ad una maschera, collegato ad un dispositivo posizionato sui denti inferiori, rileva movimenti della mandibola che vengono registrati sul computer/I-Pad sotto forma di grafici.
L’esame è rapido (20 minuti), assolutamente indolore ed è un validissimo supporto in ambito gnatologico per elaborare una diagnosi, a seguito della quale il medico discuterà con il paziente della terapia più opportuna.

La tecnica kinesiografica consiste in una indagine della cinematica mandibolare mediante apparecchiature elettroniche.
La base di questa tecnica è la teoria dell’occlusione neuromuscolare, che consiste nella ricerca di un rapporto tra le arcate dentarie tale che i muscoli non debbano effettuare sforzi adattativi per raggiungerla. In tale modo non si avranno tensioni muscolari che possono essere alla base di una serie di diverse patologie dell’articolazione temporo-mandibolare.

L’analisi kinesiografica viene eseguita prima in una posizione abituale di ipotetica contrattura muscolare, poi grazie all’uso della T.E.N.S. si è in grado di rilassare tutti i muscoli innervati dal trigemino e dal facciale. Con il rilassamento sono ridotte o eliminate le tensioni generate dall’obbligato adattamento funzionale alla occlusione esistente. Si ha così modo di operare sempre nel pieno rispetto della fisiologia del paziente, riabilitandolo nella nuova posizione occlusale in cui i muscoli sono in equilibrio tra loro.