Istruzioni per l’igiene orale

Avere una bocca pulita è importante, oltre ad essere più sani vi dona un sorriso migliore e un alito più fresco.

Quando mangiate, una piccola parte del cibo rimane nella vostra bocca, questo è nutrimento per i batteri che crescono in uno strato appiccicoso aderente ai denti che si chiama placca. Tale sostanza è la causa primaria della carie e della malattia parodontale. Spazzolare i denti dopo ogni pasto non rimuove solo i residui di cibo, ma elimina anche e soprattutto la placca.

I dentifrici al fluoro sono importanti perchè tale sostanza depositandosi sullo smalto lo fortifica rimineralizzandolo, ed inoltre veicolano delle sostanze disinfettanti che riducono la formazione della placca.

Lo spazzolino deve avere le setole sintetiche perché possano essere arrotondate, non si sfilaccino e non accumulino batteri al loro interno, la testa deve essere piccola così da permettere di raggiungere tutte le zone della bocca, anche le più recondite. Deve essere cambiato ogni 3-4 mesi, perché le setole consumate non puliscono più adeguatamente i denti e addirittura possono lesionare le gengive.

La tecnica per l’igiene orale da eseguire è quella chiamata di bass modificata. Si attua in questo modo: lo spazzolino viene appoggiato sulle superfici dentali con la testa e il manico paralleli alla gengiva a metà tra il dente e la gengiva; le setole devono avere una angolazione di circa 45% rispetto all’asse dentario; la pressione deve essere sufficiente a far piegare le setole, è inutile, anzi dannoso, applicarne una eccessiva; nel mascellare superiore si inizierà sulla parte esterna dei denti posteriori con un movimento vibratorio e rotatorio che sfaldi la placca, poi con una azione dall’alto verso il basso si asporta tale sostanza. (Vedi figura 1)

igiene orale: tecnica di bass modificata

La medesima azione si attuerà nella parte interna della stessa arcata su tutti gli elementi dentari compresi i frontali. Poi si passerà all’arcata inferiore eseguendo gli stessi movimenti eccetto per il fatto che la placca viene asportata con un movimento dal basso verso l’alto. Qui non bisogna scordare di pulire anche gli incisivi inferiori dal lato interno, zona spesso tralasciata, indirizzando le setole verso l’esterno della bocca. (Vedi figura 2)

igiene orale: arcata inferiore

Ovviamente bisognerà spazzolare anche la faccia triturante dei denti di entrambe le arcate, questa è l’unica zona dove si attuerà un spazzolamento di tipo orizzontale. (Vedi figura 3)

igiene orale: premolari e molari

Quindi bisogna pulire gli elementi dentari insistendo più e più volte nello stesso punto tutt’intorno al dente senza scordare alcuna zona. Ciò vuol dire che per lavare adeguatamente i denti bisogna spazzolarli per almeno 3 minuti (vi consiglio di cronometrarli perché sembreranno non passare mai! ) ad ogni seduta. Ma sarà del tempo ben speso per la salute dei vostri denti. Bisogna cercare di concentrarsi in quello che si sta facendo davanti allo specchio, perché lavarsi i denti non sia solo per rinfrescarsi “l’alito”.

A proposito di alito, questo può essere “pesante” per vari motivi, anche di digestione, ma più spesso è dovuto a cattiva igiene orale, a denti cariati, a ponti i cui monconi di supporto sono distrutti dalla carie. Se, quindi, questo spiacevole problema vi attanaglia, la prima cosa da fare è una attenta valutazione dello stato di salute orale.

L’uso del filo interdentale rimuove la placca dagli spazi interdentali e sotto le gengive, zone irraggiungibili dallo spazzolino. Siccome l’origine della carie e della malattia parodontale è spesso in queste sedi è bene usarlo almeno una volta al giorno. Non essendo sempre agevole il suo uso non scoraggiatevi se avete difficoltà iniziali, con la pratica il filaggio porterà via solo pochi minuti al giorno che verranno ripagati con gengive e denti sani. Tagliate circa 30-40 centimetri di filo, arrotolatelo attorno al pollice destro e all’indice sinistro per lavorare sull’arcata superiore destra, e attorno al pollice sinistro e all’indice destro per pulire l’arcata superiore sinistra. Si useranno i due indici per tutta l’arcata inferiore. Poi fate passare il filo tra due denti con un movimento di và e vieni che apre il filo composto da moltissimi fili più piccoli e lo rende più sottile, fino a raggiungere la base di uno dei due denti e senza forzare sulla gengiva, ma al di sotto di essa fate un movimento dal basso verso l’alto con il filo curvato attorno al dente. Dopo aver eseguito questo movimento più volte, scavallate la papilla gengivale a passate sull’altro dente eseguendo le stesse azioni. Comportandovi allo stesso modo per tutti gli elementi dentari otterrete ottimi risultati. (Vedi figura 4, 5 e 6)

igiene orale: uso del filo interdentale

Esistono vari tipi di filo in commercio, l’importante è che siano composti da più fili, fluorurati e non cerati. Nel caso di problemi parodontali avanzati in cui vi sia una compromissione della papilla interdentale con la creazione di uno spazio triangolare tra dente e dente o in caso di protesi fisse in cui l’uso del filo interdentale non sia agevole, è utile l’impiego degli scovolini interdentali. Questi vengono usati passando tra dente e dente dall’esterno all’interno e viceversa per più volte. Essi svolgono egregiamente il proprio compito anche nelle zone che non possano essere raggiunte con il filo interdentale. ( Vedi figura 7)

igiene orale: uso degli scovolini interdentali

Gli sciacqui orali sono un ausilio in più all’igiene orale. Gli unici veramente validi sono quelli a base di un molecola chiamata cloroxdina che ha una forte azione disinfettante, vanno usati per periodi brevi di 10-15 giorni salvo diversa prescrizione medica, almeno una volta al giorno.

Un altro utile ausilio sono le pasticche rivelatrici di placca, esse vengono usate dopo aver lavato i denti accuratamente con le tecniche fin qui descritte, poi si succhia una pasticca che rivelerà tutta la placca non asportata, grazie a un colorante assolutamente innocuo. A tale punto si potrà nuovamente insistere nell’ igiene soprattutto nei punti tralasciati, imparando con l’esperienza a lavare correttamente i denti.

L’ultimo punto saliente della prevenzione è un controllo dal dentista almeno ogni 6 mesi. Chi ha patologie cariose o problemi parodontali, può avere necessità di controlli e pulizie del tartaro anche ogni 3-4 mesi.