Molti studi hanno dimostrato l’importanza del tempo che separa il momento del collasso dalla defibrillazione e gli effetti della rianimazione cardiopolmonare (CPR) eseguita dai presenti relativamente alla sopravvivenza di una persona vittima di fibrillazione ventricolare.Ogni minuto che separa il collasso dalla defibrillazione fa diminuire dal 7 al 100% le possibilità di sopravvivenza per le vittime di arresto cardiaco e fibrillazione ventricolare se non viene eseguita una rianimazione cardiopolmonare.
Raramente la fibrillazione ventricolare si normalizza in modo autonomo.

È fondamentale l’intervento di un defibrillatore che consente di salvare la vita.

Il tempo è un fattore critico!