Oggi giorno non si può pensare di compiere interventi riabilitativi sia conservativi sia protesici, senza preoccuparsi della componente neuromuscolare.
La tecnica kinesiografica consiste in una indagine della cinematica mandibolare mediante apparecchiature elettroniche. La base di questa tecnica è la teoria dell’occlusione neuromuscolare, che consiste nella ricerca di un rapporto tra le arcate dentarie tale che i muscoli non debbano effettuare sforzi adattativi per raggiungerla. In tale modo non si avranno tensioni muscolari che possono essere alla base di una serie di diverse patologie dell’articolazione temporo-mandibolare.
L’analisi kinesiografica viene eseguita prima in una posizione abituale di ipotetica contrattura muscolare, poi grazie all’uso della T.E.N.S. si è in grado di rilassare tutti i muscoli innervati dal trigemino e dal facciale. Con il rilassamento sono ridotte o eliminate le tensioni generate dall’obbligato adattamento funzionale alla occlusione esistente. Si ha così modo di operare sempre nel pieno rispetto della fisiologia del paziente, riabilitandolo nella nuova posizione occlusale in cui i muscoli sono in equilibrio tra loro.